C'era una volta...Messina

 

Dopo essere stata distrutta due volte dai terremoti e dalla seconda Guerra Mondiale, Messina è risorta più forte, più gagliarda, più gaia e più sorridente.

Quasi per una duplice sfida al destino, là dove è piombata la morte, è ritornata la vita, dove è crollata la casa è sorto il grande complesso edilizio per accogliere degnamente i figli di Messina provati dal dolore e dalle sciagure.

A poco a poco sono sbocciati i fiori luminosi di tante iniziative prepotenti, sature di vita.

Le piazze, il Lungomare, la Fiera, gli Istituti di studio e delle attività economiche e commerciali, le industrie, l'artigianato sono tornati a pulsare, a far sentire il ritmo verso un domani migliore. Messina aveva vinto il Suo destino. Come ieri, come sempre.

Poi, dopo gli anni '70, il lento inesorabile declino della città... la città è letteralmente invasa dai TIR; si chiudono quelle poche industrie che c'erano come la Pirelli, la Sanderson, la Birra Messina e la Molini Gazzi.
Chiudono attività commerciali storiche come la ditta Rotino, Siracusano, Belponer, Salvatore Di Stefano, la F.lli Carifi, F.lli Piccolo,la ditta Rinciari,la ditta Arcidiacono, la ditta Marchese, finisce l'Agosto Messinese.

Il Governo rappresentato dal Ministro Martino, figlio di questa terra, chiude l'Ammiragliato per spostarlo ad Augusta;l'Esercito sposta l'Ospedale Militare a Catania; si sposta il Davide di Donatello a Roma che era il cuore pulsante della Rassegna Cinematografica Internazionale; si dismette l'attraversamento elettrico tra la Calabria e la Sicilia;la Fiera Campionaria Internazionale diventa lentamente sempre più un mercato rionale fino alla totale chiusura nel 2013; le Ferrovie dello Stato dismettono lentamente il collegamento ferroviario e navale con il continente eliminando la continuità territoriale tra la Sicilia e la Calabria; al Nord si parla di TAV in Sicilia si viaggia in treno su un solo binario. Dopo venticinque anni si riesce ad inaugurare mezzo svincolo autostradale per allegerire la città dal traffico veicolare.

Chi arriva a Messina la trova sempre gaia ed accogliente. Chi vi si sofferma non vorrebbe più allontanarsi. Ha una potenza di attrazione e di fascino non comune alle altre città. Perciò è meta ambita di cittadini e di turisti di ogni nazione. Il porto di Messina è anche tra i principali scali turistici del Mediterraneo, con un traffico annuo crescente di croceristi nel 2018 165 scali e 365.000 passeggeri.

Messina è la Porta della Sicilia, città d'arte e Regina dello Stretto, città di Santi e di Poeti, ma qualcuno ancora non si accorge di questa grossa potenzialità turistica!