Il Presepe vivente è ormai un appuntamento annuale dove bambini, giovani e meno giovani si riversano per tre mesi a offrire quanto di bello hanno, per dare vita al rinomato presepe. Tutto è un pullulare di generosità.
Il presepe di Castanea coniuga perfettamente e in maniera verosimile la narrazione che è tramandata dai due Vangeli canonici: Matteo e Luca, infatti, non mancano i Tre Re, re Erode, la guarnigione romana con il palazzo del governatore Quirino, il bazar,il Tempio con l'Officio della Torah da una parte, e dall'altra l'aspetto bucolico pastorale, scene di vita semplice, i pastori come ci viene descritto da Luca.
Il presepe è animato da 400 comparse, con oltre 40 scene rendono particolare il percorso che ha inizio proprio attraverso il lavoro dell'uomo, scene di artigiani a destra a manca intenti nella loro opera, è la fatica, il sudore della fronte che dopo la caduta, la disobbedienza l'umanità deve percorrere e da un sottofondo musicale cadenzato ecco erompere il frastuono di musiche orientali e mentre la strada prosegue in discesa, primi fra tutti i Tre Re che scrutano il cielo per ritrovare la stella e, nel punto più basso dell'antica villa, di fronte alla residenza gentilizia, il lascivo, perfido e lussurioso monarca Erode se la gode fra i sinuosi gesti dell'odalisca, appagando le brame della carne e l'ebbrezza scaturita dal pastoso vino.
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