Muse
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Slavata, sperduta, tra i fiati
e le pulsazioni dell’anima,
sopravvivo a vaghi torpori
con pezzi di bravura
e stantii dizionari.
Incerta mi aggiro
fra volti e passi consacrati
ad attiva memoria.
Riflusso di cantori
e burattinai promettono
bramosie celate
da involucri di cartapesta.
Gracchiano le muse,
profili scavati danno voce
a bugie e veleni arpeggiati
da disegno diabolico.
Nello sfascio degli ideali
dialoghi ubriachi
acquistano vigore.
Fortunata Cafiero
Dal libro “Cuore in ombra” finito di stampare marzo 2015 da “Grafo editor” Messina