Immersione alle Gorgonie rosse e gialle di Civitavecchia purtroppo per poterle vedere nella loro piena bellezza la visibilità scarseggia dovuto al fondo marino fangoso fluttuante dovuto ad una leggera corrente, di diverse grandezze formano una prateria molto affascinante con una profondità che varia da 20 a 27 mt. circa.
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Formiche di Grosseto 2018
Le Formiche di Grosseto sono tre isolotti che si ergono da una profondità di oltre cento metri , regalando forti emozioni per le loro verticali pareti. Gli incontri sono molteplici per la biodiversità che vive quel luogo.
con Roberto Serani Lucac Cotroneo Sabrina Ciardella Alberto Checchi
Grazie a "Il Sestante Diving" di Castiglione della Pescaia
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Alla fine dell'800, quando Gaetano La Corte Cailler cominciò ad operare, Messina viveva una delle sue piu brillanti stagioni.Si era da poco pervenuti all'Unità d'Italia e, malgrado la perdita del privilegio del Porto Franco, la città era in grande sviluppo.
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Negli anni'60 i messinesi che si recavano al mare si ripartivano in città tra il Lido Sud in fondo al Viale Europa; i Bagni Vittoria e i Bagni Principe Amedeo sul Viale Principe Amedeo; al Lido di Mortelle e al il Lido del Tirreno a Mortelle subito dopo i Laghi di Ganzirri. I più attezzati erano i Lidi di Mortelle che avevano oltre al Bar e punti di ristoro anche le piscine sulla spiaggia per i bambini.
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"La Casa dello Studente - Domus Mea", stanze singole con acqua corrente in tutte le stanze, assistenza sanitaria gratuita, menza , sala congressi e ingresso dalla via Casare Battisti a poca distanza degli istituti Universitari, pensionecompleta £ 300.
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Milazzo è un comune italiano di 31 030 abitanti della città metropolitana di Messina in Sicilia.
Dopo Messina e la vicina Barcellona Pozzo di Gotto è il terzo comune per popolazione della città metropolitana, nonché uno dei più densamente popolati, dietro Giardini-Naxos e Torregrotta.
La città è posta tra due golfi, quello di Milazzo a est e quello di Patti a ovest.
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Forte Cavalli originariamente denominato Batteria Monte Gallo e intitolato successivamente al generale piemontese Giovanni Cavalli (1808-1879), è una delle 22 batterie facenti parte del Sistema Difensivo dello Stretto di Messina, realizzato dallo Stato Maggiore dell’Esercito tra il 1884 e il 1914, con lo scopo di difendere una parte del territorio meridionale da paventati sbarchi francesi, impegnati in quel periodo, in una politica espansionistica coloniale verso la Tunisia.
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Il Monumento alla Batteria Masotto nella battaglia di Adua nel 1896, fu realizzato dallo scultore Salvatore Buemi.
La scultura in bronzo raffigura tre militari in guerra posti su una base quadrangolare dove vi sono poste delle targhe con in nomi degli ufficiali e dei soldati caduti in quella battaglia, inoltre ai lati del monumento si trovano i cannoni delle Batterie recuperati dai soldati.
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Voluto da Ferdinando II di Borbone nel 1842, fu inaugurato nel 1852. Realizzato su progetto dell'architetto napoletano Pietro Valente in stile neoclassico. In precedenza "Teatro Sant'Elisabetta", cambiò nome dopo lo sbarco dei Mille a Messina.
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La fontana di Orione è una fontana monumentale di Messina realizzata da Giovanni Angelo Montorsoli (1507-1563) allievo di Michelangelo, risalente al 1553 ed eseguita in collaborazione con Domenico Vanello, è collocata in piazza Duomo.
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La famiglia Molonia a Messina ha una splendida collezzione di carrozze d'epoca risalenti agli anni 1700 - 1800, gli anni della belle epoque.Sono di diversi tipi e tipologie: landau, berline, coupé, milorda, brek vagonette, calessi, dottorini, baldacchini.
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Si erge su una collina salendo dalla vallata di Gravitelli all'interno della Città del Ragazzo. E' l'unico forte di Messina totslmente abbandonato acnhe se dal suo interno si domina tutto lo Stretto di Messina con un panorama da favola. Purtroppo in città il turismo è un optional.
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Nel suggestivo e antico casale di Gesso, sui monti Peloritani, si trova uno spazio museale che documenta la cultura popolare del territorio agro-pastorale: tradizioni, lavoro, feste religiose e profane, giochi. Uno spazio etnografico interdisciplinare, che custodisce beni materiali e immateriali, patrimonio da valorizzare.
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La basilica cattedrale di Santa Maria Assunta in Cielo o duomo di Messina, è chiesa madre e cattedrale dell'arcidiocesi di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela. Sorge nel centro storico di Messina, prospetta con la facciata ed il campanile sull'ampia piazza del Duomo.
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Le Isole Eolie, sono un arcipelago dell'Italia appartenente all'arco Eoliano, in Sicilia. Amministrativamente compreso nella città metropolitana di Messina, l'arcipelago è una destinazione turistica sempre più popolare: le isole, infatti, attraggono fino a 600.000 visitatori annuali.
L'arcipelago, di origine vulcanica, è situato nel Mar Tirreno, a nord della costa siciliana. Comprende due vulcani attivi, Stromboli e Vulcano, oltre a vari fenomeni di vulcanismo secondario.
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Nel 1943 Messina subì 4 bombardamenti navali e 2.805 bombardamenti aerei. Le Fortezze Volanti ganciarono sulla città complessivamente 6.542 tonnellate di esplosivo.La Zona Falcata fu, in particolare, uno degli obiettivi “sensibili” principali delle incursioni aeree Alleate per la presenza, nella zona portuale, di impianti ferroviari, depositi munizioni, invasature delle navi, batterie antiaeree.
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La pittura su vetro giunge in Sicilia, a causa delle croniche condizioni di arretratezza sociale ed economica in cui versa l'Isola, molto in ritardo rispetto ad altre regioni italiane ed europee, dove è già presente in età medievale.
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La preparazione della Vara dall'uscita del cippo custodito nei locali dell'ufficio tecnico comunale il 1 agosto al montaggio in piazza Catronovo nelle sue varie fasi. Giorno 15 l'arrivo della bara con la Madonna, la legatura e la stesura delle corde. La partenza e l'arrivo in piazza Duomo.
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La Vara
La macchina votiva, benché limitata in altezza e con i figuranti posticci, è rimasta nelle forme, pressoché fedele alle descrizioni e riproduzioni grafiche secentesche e settecentesche.
I Giganti di Messina
La processione dei Giganti di Messina consiste nel trainare due statue di giganti a cavallo, realizzate in cartapesta.
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Antonio Curcio, ha passato la sua vita quasi interamente sui carretti prima per hobby tramutatosi in passione arrivando al punto di costruirli da solo e trasformando la sua casa di Gesso (ME) in una sorta di casa-museo. Allestendo con cura all'interno di alcuni depositi una raccolta unica nel suo genere in Sicilia composta interamente da Carretti Siciliani, riuscendo a collezionarne ben 50 diversificati per stile, caratteristiche, epoche ed uso.
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La basilica cattedrale di Santa Maria Assunta in Cielo o duomo di Messina, è chiesa madre e cattedrale dell'arcidiocesi di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela. Sorge nel centro storico di Messina, prospetta con la facciata ed il campanile sull'ampia piazza del Duomo. Nel giugno del 1947 papa Pio XII l'ha elevata alla dignità di basilica minore.
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Il porto di Messina, tra i più grandi ed importanti del Mediterraneo, è oggi, con oltre 10 milioni di passeggeri trasportati all'anno, il primo in Italia nel settore. Il porto, che si apre sulla sponda occidentale dello stretto di Messina, è costituito da un'ampia insenatura racchiusa dalla tipica falce naturale, che delimita una superficie portuale di circa 820.000 m².
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Orologio posato sotto la statua della Madonnina voluto dalla Curia per salutare il nuovo secolo e il Giubileo. Il grande orologio ha suscitato giuste polemiche per la scelta della collocazione che, per grazia ricevuta, il 29 giugno del 2000 è stato smontato e donato alla Marina Militare.Oggi giace spento alla Base Navale. Settanta milioni spesi male.
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La pesca del pesce spada è una pratica di origini remote, già descritta da Polibio (storico greco del II sec. a.C.). Tramandata di generazione in generazione, in età contemporanea è svolta in Calabria e in Sicilia con tecniche moderne.
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Una delle processioni più sentite e suggestive a Messina è quella delle “Barette”, il Venerdì Santo, regolata da un comitato di undici battitori composto dai rappresentanti delle famiglie che hanno il preciso compito di curare una varetta e guidare i portatori durante il corteo processionale. Le “Barette” escono dalla chiesa del Nuovo Oratorio della Pace in via 24 Maggio (che conserva l’originario portale in pietra calcarea con l’iscrizione “Firmiter Aedificata MDCVIII”), e, nello stesso luogo, vengono custodite durante l’anno.
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La Festa degli Spampanati ripropone la Resurrezione di Gesù attraverso una singolare Processione che si snoda lungo un percorso tra le vie del centro di Messina.Viene così denominata poichè tradizione vuole, che a questa festa pasquale partecipassero avvenenti fanciulle che, per l’occasione, smessi gli abiti invernali, indossassero vesti in seta fiorita, dai colori sgargianti, da cui il termine spampanati.
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Il vero e proprio culto della Madonna della Lettera, tuttavia, si affermò solo nel 1716, quando il monaco basiliano Gregorio Arena portò a Messina una traduzione di un codice arabo della lettera di Maria ai Messinesi: da allora, la Madonna della Lettera assunse il ruolo di Patrona e la sua festa si stabilì di celebrarla il 3 giugno di ogni anno.
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