Gaetano Martino

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Gaetano Martino

Nacque a Santo Stefano Medio, un Villaggio del Comune di Messina, il 25 novembre 1900. Laureatosi a soli 23 anni in Medicina, Martino fu uno scienziato e un maestro nel campo della Fisiologia Umana, raggiungendo importanti risultati e conquiste nella ricerca sperimentale e clinica. Nel 1927, ad esempio, con pionieristici studi sperimentali, anticipò l’esistenza di un fattore iperglicemizzante prodotto dal pancreas. Da scienziato, studiò ed approfondì anche le funzioni della nutrizione e di quelle riproduttive, di quelle nervose e i meccanismi alla base della contrazione muscolare. Fu professore di Fisiologia Umana all’Università di Messina dal 1935 al 1957 e, Rettore dello stesso Ateneo, dal 1943 al 1954.

Gaetano Martino fu il protagonista del rilancio europeo nella metà degli anni ’50 quando, da Ministro degli Affari Esteri (dopo aver ricoperto la carica di Ministro della Pubblica Istruzione durante il Governo Scelba), promosse la Conferenza dei ministri degli Esteri della Comunità europea del carbone e dell’acciaio (CECA) tenutasi a Messina, nel Salone di rappresentanza del Palazzo Municipale, dall’1 al 3 giugno 1955. In apertura dei lavori di quelle storiche giornate, ebbe a dire: “Siamo tutti ansiosi di estendere sempre più la nostra integrazione…Mi auguro che in questa Conferenza aggiungeremo un’altra pietra alle fondamenta della costruzione europea”.

Nella veste di Ministro degli Affari Esteri, il 21 novembre 1956, Martino pronunciò un discorso all’Assemblea dell’ONU, un anno dopo che l’Italia era stata ammessa a far parte delle Nazioni Unite: fu la prima volta di un ministro italiano.

Lasciata la Farnesina nel 1957, nel 1960 e 1961 Martino è Capo della delegazione parlamentare italiana alla 15° e 16° Assemblea generale dell’ONU a New York, e, dal 1962 al 1964, Presidente del Parlamento Europeo.

Muore a Roma, il 21 luglio 1967.