C'era una volta...Messina automobilistica

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La Coppa Vinci

Nel 1925 l’Automobil Club Messina presieduto dal Comm. Ing.Vincenzo Vinci organizza la prima edizione del Circuito Automobilistico di Messina. In palio la Coppa Vinci che, per aggiudicarsela, bisognava vincere tre volte consecutive la gara.

Un percorso di 52 km da ripetersi 5 volte sulla falsariga della Targa Florio, che partiva dal Viale Principe Umberto, oggi Viale della Libertà. Si snodava lungo i monti Peloritani fino alle quattro strade e da li scendeva per ritornare in città attraversando Ponte Gallo, Spartà, Granatari per un totale di 260 km.

Fu il pilota lucchese Renato Ballestrero a vincere le prime due edizioni mancando proprio quella decisiva, la terza, per potersi aggiudicare definitivamente l’ambito Trofeo "Coppa Vinci" che non fu così assegnato.


Col passare degli anni la manifestazione prese il nome di "Coppa Messina" con la partecipazione degli assi del volante dell’epoca come Tazio Nuvolari ed Achille Varzi.

Dal 1927 si disputa la Coppa Natale da Messina a Colle San Rizzo di Km 8,500 e la "Coppa d’Inverno" con i colli ricoperti di neve nell’edizione del 3 febbraio 1929 vinta dal messinese Santi De Pasquale su Bugatti alla media di 44,054 kmh.

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Di questa classica riproposta dal 1948 con il nome di Coppa Colle San Rizzo si disputarono tredici edizioni sino al 1967 una di queste vinta da Nino Vaccarella.
La gara richiamava migliaia di appassionati dell'automobile sui tornanti dei colli dove, sin dall'alba prima della chiusura del circuito, si assiepavano addossati sui prati,sui muretti dei tornanti.Il punto più interessante e conteso da tutti era il km.8 da dove si dominava gran parte dei tornanti della gara che diventava ancora più spettacolare quando la strada era bagnata dalla brina notturna e le auto entrando nelle curve il più delle volte sbandavano.

La gara in salita non si effettuò più a causa di un incidente mortale avvenuto a un pilota siracusano che gareggiava su Alfa Romeo Giulietta. Nell'attraversare il villaggio Ritiro, sbandando in una semi curva urtò lo spigolo di una casa.Per evitare l'attraversamento cittadino e dei villaggi lungo il percorso, la gara continuò per qualche altra edizione partendo da Ponte Gallo e con arrivo a Colle San Rizzo al quadrivio delle quattro strade.Questo percorso non aveva la stessa spettacolarità e così dopo qualche anno la gara non fu più organizzata. In realtà la morte del pilota siracusano aveva lasciato un segno profondo nel cuore di tutti gli organizzatori e degli sportivi.

Nel 1952 nell'ambito dell'Agosto Messinese si disputa la prima di sei edizioni della 10 Ore Notturna. E'la gara che più di tutte è rimasta nel cuore dei messinesi. La corsa ebbe la partecipazione dei più blasonati campioni degli anni ’50 quali, Clemente Biondetti, Eugenio Castellotti, Maurice Trintignant, Phil Hill ed una delle poche donne al volante da corsa come Maria Teresa De Filippis.

I tempi e la tecnologia cambiava velocemente e quindi per motivi di sicurezza dei piloti la gara viene spostata nel circuito dei Laghi di Ganzirri. La prima edizione si espleta in cinque ore di gara pur mantenendo sempre il nome di "10 ore notturna"

Nel 1959 l’A.C. Messina organizza il "Gran Premio Messina" con validità Csai per la Formula Junior e Sport sempre sul circuito dei laghi per un estenzione massima di 6,120 km.

Sei edizioni dal ’59 al ’71 a cui parteciparono piloti del calibro di Colin Davis, Lorenzo Bandini, Jo Siffert, Lodovico Scarfiotti, Alessandro De Tomaso ed il futuro campione di Formula 1, Denis Hulme.

Le corse ritornarono a Messina con la formula Rally e nel 1979 l’ente di via Luciano Manara partì con il Rally dei Due Mari seguito di qualche mese dal Rally città di Messina. In questa mitica gara che arrivò alla validità tricolore e poi continentale solo una volta trionfarono i messinesi nel 1983 con l’equipaggio composto da Nunzio Panebianco e Pippo Abate su Opel Kadett GTe.

La "10 Ore Notturna"

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Alle 22:00 del 24 agosto 1952 uno sparo dava il via alla prima edizione della "10 Ore Notturna Messinese".

Un gruppo di piloti attraversava di corsa la via Garibaldi per arrivare prima possibile alle loro auto schierate a spina di pesce dall'altro lato della strada, entrare nell'abitacolo, mettere in moto, indossare il casco e via con la massima potenza dei loro motori. Le gomme slittavano sulla pietra lavica, le luci dei fari delle auto squarciavano il buio delle strade dove precedentemente, per non disturbare i piloti, erano state spente tutte le lampade dell'illuminazione strtadale da li dove passavano le auto in corsa.

Il manipolo di uomini dellACI di Mesina erano riusciti a varare un manifestazione sportiva cittadina che avrebbe proiettato Messina nell'èlite delle manifestazioni internazionali. Il tipo di partenza con le auto e i piloti schierati frontalmente a spina di pesce fece fare subito il confronto con la partenza della 24 ore di Le Mans.

Ben 54 auto presero il via alla prima edizione suddivise in cinque classi: Gruppo Gran Turismo Internazionale- classe fino a 750;Gruppo Gran Turismo Internazionale - classe oltre 1500; Categoria Turismo di Serie - classe fino a 1500 cmc; Categoria Turismo di Serie - classe oltre 1500
Categoria Gran Turismo Internazionale - classe 750.

L'equipaggio Cornacchia-Biondetti su Ferrari 212MM di 2560 cmc vincono la prima edizione alla media oraria di 98 Km/h.con 129 giri percorsi e 982,742 Km.

Il messinese Garufi in coppia con Ubbiali si clasifica al 4° pèosto assoluto e vincitore della loro classe Turismo oltre 1500.

La manifestazione automobilistica si concluse con successo e rivelò una splendida organizzazione che pur alla prima edizione si era dimostrata valida e in grado di guardare al futuro. Indubbiamente la gara metteva a dura prova piloti e autovetture che dovevano correre sul basolato lavico.

Alla seconda edizione del 1953 si presentano al via 40 auto e il ventitreenne pilota Castellotti. Si ripresentano anche i messinesi Piccolo, Pirrone, Cucinotta, Garufi, Finocchiaro e Faranda.Piccolo e Faranda passano alla storia della 10 Ore per non aver ceduto il volante ai loro compagni. Piccolo all'arrivo è statb estratto dall'auto perchè stremato.
Castellotti vince la seconda edizione su Ferrari 250MM alla media oraria di Km/h.110,204 compiendo 144 giri e 1102 km.
Piccolo è 18° ma è vincitore della sua categoria.

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Nel 1955 vinse la quarta edizione Eugenio Castellotti e quell'anno per la prima volta partecipano Maria Tersa De Filippis che si classificò terza assoluta e Graham Hill. A questo proposito ricordo perfettamente che era accompagnato dalla soubrette Delia Scala.

Nel 1956 la gara automobilistica cittadina incominciò ad avere qualche problema a causa del troppo rumore che causava in città di notte e in pieno centro storico, per il fatto che bloccava l'Ospedale Margherita e non era giusto il frastuono casusato daslle auto per gli ammalati. Per evitare l'annullamento della gara da parte della commissione interministeriale viene portata a 5 ore con partenza alle ore 20 ed arrivo all'una.
Si modificò leggermente anche il percorso per evitare il blocco dell'Ospedale e si chiamò sempre "10 Ore Notturna".

Primo assoluto si classificò Phil Hill su Ferari 500 TR56 percorrendo 88 giri alla media oraria di 116,855 e compiendo 584 Km..
Mario Piccolo si classificò all'undicesimo posto.

Nelle 1957 si prospettano problemi a causa della sicurezza, vengono quasi tuti banditi i circuiti cittadini e il gruppo organizzatore della gara automobilistica decide di non effettuarla e incominciare a studiare lo spostamento dell 10 Ore ai Laghi di Ganzirri.

Fu così che nel 1958 si effettuò la prima gara automobilistica nei laghi. Circuito affascinante per la sua collocazione ma meno stressante e meno pericoloso per i piloti. Ci furono problemi con i pali della illuminazione che erano collocati sulla strada e che si superò grazie ad Antonio Pirrone che come dirigente della Società Elettrica (SGES) fece spostare.

Alla prima edizione della 10 Ore ai Laghi partirono in 21 e la gara era stata dedicata a Castellotti, che era morto il 14 marzo 1957 nel circuito di Modena testando la nuova Ferrari 801 mentre si apprestava ad affrontare una curva presso il rettilineo delle Tribunette, perse il controllo della vettura e si schiantò a circa 200 km all’ora.


Nel 1959 l’A.C. Messina organizza il "Gran Premio di Messina" con validità Csai per la Formula Junior e Sport sempre sul circuito dei laghi per un estenzione massima di 6,120 km. Sei edizioni dal ’59 al ’71 a cui parteciparono piloti del calibro di Colin Davis, Lorenzo Bandini, Jo Siffert, Lodovico Scarfiotti, Alessandro De Tomaso ed il futuro campione di Formula 1, Denis Hulme.

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Le corse ritornarono a Messina con la formula Rally e nel 1979 con il Rally dei Due Mari seguito di qualche mese dal Rally città di Messina. In questa mitica gara che arrivò alla validità tricolore e poi continentale solo una volta trionfarono i messinesi nel 1983 con l’equipaggio composto da Nunzio Panebianco e Pippo Abate su Opel Kadett GTe.