Messina chiesa-eremo di Visitò

 di Mariella Santoro

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NOTO - MESSINA

San Corrado Confalonieri

L'uomo dal pane caldo. (tra i miracoli quello del pane caldo che compariva nella grotta).

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Sembra di vedere vagare per questo romito luogo, la nobile figura del cavaliere piacentino che abbandonò la vita gaia dei ricchi emiliani di quel tempo per rifugiarsi nella quiete della vetusta Neetum (Noto antica).

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Eremo di San Corrado Noto

E qui, proprio in queste misere grotte, Corrado Confalonieri trascorse i giorni e le notti, implorando la misericordia, il perdono di Dio.

16_-_Eremo_San_Corrado_Confalonieri_~_Noto.jpgNoto - Eremo di San Corrado

Corrado da Piacenza è uno dei nobili e facoltosi cavalieri della città. Un giorno, durante una battuta di caccia, egli ordina di dar fuoco ai cespugli per stanare la selvaggina. Ma il vento fa divampare un furioso incendio che devasta la regione. L'indomani un pover'uomo, trovato nei pressi della zona bruciata, cade nelle mani della giustizia ed è condannato a morte senza processo. Ma la notizia dell'arresto e della condanna a morte dell'innocente turba la coscienza di Corrado. Chiede la liberazione del malcapitato accusandosi del misfatto.

03_-_noto_fontana_di_san_corrado.jpgFontana di San Corrado - Noto

La conseguente povertà lo scuotono dalle sue false incertezze ,inducendo a lasciare il mondo per servire Dio.

Nel suo peregrinare, in cerca di un luogo adatto alla contemplazione, Corrado scende in Val di Noto.Fra Pietro promuove il culto di S. Corrado a Messina.

10_-_Casa_di_San_Corrado.jpgNoto - Casa di San Corrado

Il gesuita P. Francesco Quattrofrati scrisse una vita dell'eremita Pietro Gazzetta, nato nei pressi di Modena e venuto a Noto nel 1653. Il Gazzetta,morto in fama di Santità nel 1671,fu devoto di S. Corrado e ne incremento' il culto a Messina, dove aveva soggiornato qualche anno.

17_-_Messina_chiesa~eremo.jpgMessina - Chiesa eremo

Fra Pietro viene chiamato al capezzale del marchese Marullo.

Giaceva in letto nella città di Messina abbattuto da un colpo di fiera paralisia il Marchese di Condagusta Don Cesare Marullo. Vedendo il niente profittare, che faceva la cura dei medici, Fortunato Caraffa nipote di Simone Caraffa all'ora arcivescovo di Messina, parlò con Fra Pietro, che all'ora era in Messina. Fra Pietro invita l'illustre ammalato a pregare S. Corrado.

22_-_messina_cripta_eremo.jpgMessina - Cripta eremo

Guarito, il marchese fa costruire al Santo una cappella nella chiesa di Visito' e vi fa portare von solenne processione un quadro fatto dipingere per l'occasione: è il maggio 1664.

18_-_Fra_Pietro_viene_chiamato_al_capezzale_del_marchese_Marullo_che_gli_dice_di_pregare_san_corrado._Guarito_porta_in_processione_un_quadro_di_san_corrado.jpg
"In rendimento di gratie, il marchese fece egli fabbricare a sue spese nella chiesa di Visito', una cappella dedicata a San Corrado Eremita, e fattone dipingere il quadro, la prima domenica di maggio del 1664 ve lo portarono professionalmente con torcia accese, uscendo dalla chiesa della nostra casa Professa di Messina,e quando si avvicinarono al Romitaggio la fortezza, che dicono del Castellaccio, onorò il Santo con una salva, e sparo di tutto il cannone...

Il Santo non avendo più la forza di percorrere le scale, abbandona la casa e si stabilisce nella grotta-eremo all'interno della chiesa dove muore.

Mariella Santoro