Cattedrale del SS. Salvatore

In Via San Giovanni Bosco, parallela al Corso Cavour lato monte, sorge la Cattedrale del SS. Salvatore.  

Fino al 1883 Messina aveva due istituzioni  religiose separate, l’Arcidiocesi Vescovile e l’Archimandritato Basiliano, rette da un Arcivescovo e da un Archimandrita. Dopo il 1860 le due istituzioni vennero unificate. Oggi, l’Arcivescovo esercita tutt'e due le funzioni .

La prima Cattedrale del SS. Salvatore fu fondata dal Gran Conte Ruggero il Normanno ed eretta da suo figlio Ruggero II nella parte terminale della penisola falcata di San Raineri. Fu

abbattuta nel 1535 per ordine di Carlo V,  che aveva autorizzato il Senato a rinforzare le mura delle fortificazioni militari del porto facendo costruire, sulla punta della falce, il Castello del SS. Salvatore.

Nel 1549 i Padri Basiliani si trasferirono a nord della città, nell’area della “Spianata dei Greci” dove oggi sorge il Museo Regionale e lì costruirono una nuova chiesa ed un nuovo convento. Distrutti questi edifici dal terremoto del 1908, Mons. Paino riuscì ad ottenere dal Comune un terreno molto ampio dove costruire la nuova Cattedrale dell’Archimandritato, progettata dall’ ing. D’Amore e  realizzata dalla ditta Piazzoli.

L’attuale edificio comprende la nuova Cattedrale dell’Archimandritato e un’ istituzione religiosa con scuole, cinema, palestre e oratorio , gestita dai Padri Salesiani di San Giovanni Bosco.

La chiesa è a pianta rettangolare, lunga mt. 105 e larga mt. 56. Il prospetto si caratterizza per un alto timpano triangolare entro il quale risalta una figura di Cristo, opera del messinese Ovidio Sutera, sormontata da una cupola che fa da baricentro a tutto il complesso. L’interno è a tre navate divise da una doppia fila di colonne con stucchi  e decorazioni barocche.

Si conservano opere pittoriche del Mongari, Stramondo, Crida, Barone ed Impallomeni.