C'era una volta...

5_2_1783.jpgMessina, il terremoto del 5 febbraio 1783

Dopo essere stata distrutta due volte dai terremoti e poi dalla guerra, Messina è risorta più forte, più gagliarda; più gaia e più sorridente.

Quasi per una duplice sfida al destino, là dove è piombata la morte, è ritornata la vita, dove è crollata la casa è sorto il grande complesso edilizio per accogliere degnamente i figli di Messina provati dal dolore e dalle sciagure.

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Quando la tragedia della guerra oscurò la vita di questa città non disperammo che la nostra Messina potesse ritrovare la forza di resistere.

Nessuno pensò, neppure per un solo attimo, che dovesse soggiacere ai colpi del destino.

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A poco a poco sono sbocciati i fiori luminosi di tante iniziative prepotenti, sature di vita.

Le piazze, il Lungomare, la Fiera, gli Istituti di studio e delle attività economiche e commerciali, le Industrie, l'artigianato sono tornati a pulsare, a far sentire il ritmo verso un domani migliore. Messina ha vinto il Suo destino. Come ieri, come sempre.

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Poi, dopo gli anni '70, il lento inesorabile declino di Messina.

La città è letteralmente invasa dai TIR; si chiudono quelle poche industrie che c'erano come la Pirelli, la Sanderson, la Birra Messina e la Molini Gazzi.

Chiudono attività commerciali storiche come la Ditta Rotino, Salvatore Di Stefano, la F.lli Carifi, F.lli Piccolo,la Ditta Rinciari;la Ditta Arcidiacono, la ditta Marchese; finisce l'Agosto Messinese.

Il Governo rappresentato dal Ministro Martino, figlio di questa terra, chiude l'Ammiragliato per spostarlo ad Augusta;l'Esercito sposta l'Ospedale Militare a Catania; si sposta il Davide di Donatello a Roma che era il cuore pulsante della Rassegna Cinematografica Internazionale; si dismette l'attraversamento elettrico tra la Calabria e la Sicilia;la Fiera Campionaria Internazionale diventa lentamente sempre più un mercato rionale fino alla totale chiusura nel 2013; le Ferrovie dello Stato dismettono lentamente il collegamento ferroviario e navale con il continente eliminando la continuità territoriale tra la Sicilia e la Calabria; alNord si parla di TAV in Sicilia si viaggia in treno con un solo binario; dopo venti anni si riesce ad inaugurare mezzo svincolo per allegerire la città dal traffico veicolare.

Chi arriva a Messina la trova sempre gaia ed accogliente. Chi vi si sofferma non vorrebbe più allontanarsi.

Ha una potenza di attrazione e di fascino non comune alle altre città.Perciò è meta ambita di cittadini e di turisti di ogni nazione.

E' la Porta della Sicilia e Regina dello Stretto...ma qualcuno ancora non si accorge di questa grossa potenzialità!