Un piccolo angolo di cielo

di Filippo Scolareci

 

Assorto sopra uno scoglio ad osservare,
l’impalpabile linea dell’orizzonte,
per mezzo di un invisibile etereo filo,
che lega la realtà e la pura fantasia.

In un piccolo angolo di cielo,
spolveravo i miei segreti pensieri,
per sollevare i meandri dell’anima,
verso l’ignoto e arcano mistero.

Rifugiandomi nei sublimi abbandoni,
attraverso i dolci reconditi sentieri,
un’irrefrenabile istantaneo fremito,
mi spinse nell’immenso infinito.

Facendomi librare nel turbinio di stelle,
che sembravano emettere musiche eterne,
ed in quella irreale armonia celestiale,
mi dissolvevo attraversando spazi infiniti.

Come l’immateriale parte inconsistente,
di quegli strali informi che vagano nell’aere,
degli spazi siderali del nulla apparente,
fluttuando senza alcuna meta nell’universo.

Il mio etereo corpo attraversò indenne,
le particelle infuocate delle materie celesti,
e sussultando per le meraviglie del creato,
ebbi la sensazione di trovarmi in un sogno.

Ma naufragando nell’etereo inconsistente mare,
sospinto da un improvviso e delicato zefiro celeste,
lasciando con rammarico quell’angolo di cielo,
un remoto pensiero mi indusse indietro a tornare.

Riportandomi dove prima l’orizzonte miravo,
per incidere sulla sabbia di quella insenatura,
questa poesia che non avevo pensato prima.

 

Primo Premio "Empedocle" nella VI^ Edizione del Concorso Internazionale "Poeta Anch'Io", indetto dall'Associazione Valori Bomarzo (Viterbo), sotto l'alto Patrocinio del Presidente della Repubblica Italiana.