Sembrano indifferenti e lontane
le stagioni
che si sono succedute
su questo palcoscenico.
Ora che si spengono le luci
su queste tavole dove
lentamente
è trascorsa parte
della nostra vita di attori
tra emozioni provate
e speranze mai morte,
gocce brucianti
segnate da profonda amarezza
solcano il viso
al ricordo dei giorni
oggi
senza più tempo, senza più orizzonti.
Mentre mutavano le scene
in un lento susseguirsi
velocemente
è passata una vita
lasciando sul passato
fatto di vittorie e di sconfitte
ricordi
e tanta nostalgia.
Amico palcoscenico
fammi dono
delle tue testimonianze
oggi
affondate nell’ombra del tempo
per seppellire
l’ansia che mi opprime
e tu, fermati tempo!
Nel silenzio di queste pareti
ormai brandelli di memorie
raccogli e conserva
l’eco d’ogni voce
a rammentarmi
giorni di rondini!
Filippo Panarello